Qualcuno li avvisi

Qualcuno li avvisi

(l’hanno scoperto in Ohio…. ma a noi il sospetto era già venuto)

Bisogna che qualcuno avvisi gli organizzatori compulsivi di chat, call e riunioni assortite. E bisogna pure fare in fretta. Dopo studi approfonditi, esperimenti e comparazioni, una squadra di ricercatori dell’università dell’Ohio è giunta alla conclusione che le riunioni di lavoro, lungi dall’essere motori dell’efficienza, producono esattamente l’effetto opposto. L’idea di dover partecipare ad appuntamenti, rompe il normale flusso del tempo lavorativo ed agendo sul cosiddetto tempo soggettivo abbassa la concentrazione e la produttività.  Per onestà e completezza, gli esperti dell’Ohio suggeriscono  anche alcuni trucchi per non farsi ingannare dalle distorsioni del tempo soggettivo e quindi coniugare con profitto il lavoro e le riunioni ma l’esperimento non spiega se questi trucchi possano essere attuati in un ambito lavorativo come quello bancario e soprattutto come quello in uso nel Gruppo. Nell’attesa che il team di esperti affronti e risolva il caso Carige, forse ci si può rifare al più rustico principio secondo il quale “il lavoro è tutto tempo sottratto alla carriera” (il che, tra l’altro, spiega come mai ci siano pochi organizzatori compulsivi di riunioni e molti lavoratori).

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