Il BENESSERE…

Così capita che l’Azienda si ponga il problema del benessere. E siccome un convegno non si nega a nessuno, ne ospita uno dal titolo “Welfare e Benessere Organizzativo”. E partecipano in tanti, chi per portare una testimonianza, chi per mettere a fattor comune e chi per trarre vantaggio della esperienze altrui. Poi, tanto per nobilitare (perché l’accademico ci vuole), c’è pure il docente universitario che stimola, suggerisce e riassume. Insomma, tutti i ruoli sono coperti tranne la donna barbuta e l’uomo lupo. Fatte le dovute presentazioni, ringraziati quelli che si devono ringraziare per prassi e presentato il tema ciascuno dei convenuti racconta, illustra e spiega. Ognuno è originale ma tutti convergono su un punto “il benessere in azienda migliora la prestazione” e su un quesito “come si porta il benessere in azienda (e si migliora la prestazione)”? Le risposte sono varie: alcune azzardate, altre già sentite. Nessuno però storicizza e risponde: “sarebbe bastato non toglierlo, il benessere in azienda”.

Eggià, perché tutto l’incontro poggia sui risultati di un’indagine che spiega che la mancanza di benessere genera (o stimola) la mancanza di spirito di appartenenza e questo produce un bell’intruglio spaccabudella (per dirla alla spaghetti western) che sposta lo spirito del lavoratore dal commitment (che è tanto bello) all’engagement (che è bruttino), come direbbero gli esperti. È un ragionamento poco chiaro? Certo che lo è perché se non lo fosse, il tema del convegno sarebbe già stato risolto ed il convegno stesso non servirebbe. Crespi, Leumann, Marzotto, Rossi, Marinotti, Donegani ed il più citato di tutti, Adriano Olivetti, sono stati imprenditori con idee molto chiare circa la differenza tra commitment ed engagement e per questo vengono tutt’oggi celebrati come innovatori illuminati, ma non per questo seguiti o imitati. E perché questo succede? Perché se tu non azzeri l’identità aziendale, cancellando gli usi e le prassi ed eliminando tutto ciò che cementa il senso di appartenenza, come fai poi ad organizzare un convegno nel quale discutere su come creare l’identità aziendale, su come implementare usi e prassi e su come cementare il senso di appartenenza?

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